martedì 18 novembre 2014

DOVE ERO RIMASTO?

Dopo quasi 2 anni di silenzio ho deciso di riprendere il filo del discorso. Nel frattempo le cose sono anche peggiorate, la personalizzazione della politica ha prodotto il fenomeno Renzi e la delusione M5S.
Dobbiamo rassegnarci a tutto questo? Non possiamo riprenderci ciò che ci appartiene, come sancito anche dalla Costituzione e cioè la partecipazione alla politica?
Stupisce che in altri paesi europei la sinistra non moderata ma neanche velleitaria sia protagonista della vita politica (Syriza in Grecia, Podemos in Spagna, Linke in Germania) mentre in Italia le idee di Landini e Camusso non trovano sbocchi a livello poltico.
Non dimentichiamo che tra astensione e voto di protesta, metà dell'elettorato non si riconosce nell'attuale sistema politico. Quindi gli spazi di azione sono enormi.
Eppure anche il governo Renzi sta lasciando molti scontenti.
Non si potrebbe coagulare questo scontento in una nuova esperienza politica che rappresenti lavoratori, studenti, precari?
E' un auspicio che mi piacerebbe vedere condiviso. In fondo le idee che hanno cambiato la storia non sono entità astratte ma il frutto del pensiero umano

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